Questo post nasce dalle riflessioni emerse dopo aver letto il bell’articolo di Vanessa Rizzo sul “problem solver”. Vanessa ne ha messo in luce, giustamente, le caratteristiche positive; a me piace aggiungere un ulteriore punto di vista e riflettere non solo sul #problem solving ma anche sul #problem setting.
Nel problem solving il problema è dato e tu devi trovare la soluzione, nel problem setting non c’è il problema, sei tu che lo poni. Nel primo caso devi trovare una risposta, nel secondo devi porre una domanda.